“Ora ho 47 anni… a 12 ho iniziato a scoprire l’importanza che ha una sacca di sangue. In quel tempo fui ricoverata d’urgenza per piastrinopenia con conseguente diagnosi di LES, patologia autoimmune, così iniziò il mio viaggio in questo grande mondo dove ho sperimentato, imparato e soprattutto “ricevuto”.
Dopo 3 anni di farmaci e controlli vari, arrivarono le prime plasmaferesi x pulire il mio sangue dagli anticorpi “cattivi”. Il ricordo più bello di queste sedute, è di quel giorno in cui il medico mi disse “sai chi è il donatore del plasma di oggi?”.
“Sono io…” Mi rispose. Gli sorrisi timidamente e capii che dietro una comunissima sacca di sangue o plasma c’è una persona che ha scelto di essere “importante” per qualcun’altra.”
– Susanna